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Il fascino dell’arte classica: la Grecia negli occhi di Gianni Versace

Reggio Calabria non fu solo la città natale di Gianni Versace, ma il luogo dove nacque la sua visione del bello. Tra i resti della Magna Grecia, i mosaici bizantini e le statue che raccontavano miti e leggende, il giovane Gianni trovò la sua prima, autentica ispirazione.
Reggio Calabria non fu solo la città natale di Gianni Versace, ma il luogo dove nacque la sua visione del bello. Tra i resti della Magna Grecia, i mosaici bizantini e le statue che raccontavano miti e leggende, il giovane Gianni trovò la sua prima, autentica ispirazione.

Camminando tra le strade antiche della sua città, restava incantato davanti ai simboli e alle forme dell’arte classica: volti di dèi, eroi scolpiti nel marmo, motivi geometrici e fregi che parlavano di armonia ed eternità. Quelle immagini si fissarono nella sua mente come un alfabeto segreto, un linguaggio di bellezza che avrebbe accompagnato tutta la sua vita.


L’arte antica gli insegnò l’equilibrio delle proporzioni, la forza dei simboli e il valore delle linee pure. Anni dopo, tutto ciò riaffiorò naturalmente nelle sue creazioni: figure mitologiche, fregi dorati, geometrie ispirate ai mosaici greci e romani.


Gianni non dimenticò mai la sua terra. Nei suoi abiti c’era sempre un frammento di Reggio Calabria, un dialogo costante tra il mare, la luce e la memoria della Magna Grecia. La Grecia di Reggio rimase per sempre nei suoi occhi e nel suo stile, diventando l’anima nascosta dietro ogni sua collezione.


 
 
 

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